DIEGO ZANDEL è nato nel campo profughi di Servigliano, nelle Marche, da genitori fiumani. Ha esordito nel 1981 con il romanzo Massacro per un presidente a cui hanno fatto seguito Una storia istriana (finalista Premio Napoli 1987), I confini dell’odio (2002), L’uomo di Kos (2004). È autore anche di un paio di spy-story, Crociera di sangue (1993) e Operazione Venere (1996). Racconti ambientati in Istria e in Grecia, pubblicati sui giornali in ordine sparso, sono raccolti nell’antologia Verso Est (2006). Altri racconti sono pubblicati in diverse antologie collettive. Ha scritto anche alcuni saggi e prefazioni su Eric Ambler e Dashiell Hammett e, con Giacomo Scotti, il saggio Invito alla lettura di Ivo Andrić. Scrive su La gazzetta del mezzogiorno e altri giornali. Vive a Roma.
Il suo sito web è www.diegozandel.it aperto a discussioni di carattere civile, politico e letterario.
La storia di Ive e Mariza si svolge negli anni Trenta. Anche questo contribuisce a fare di questa Storia istriana un’eccezione alla vecchia regola. La tenerezza che affiora tra le sue righe è sognata o letta, non vissuta, e quella terra bellissima e lontana di cui Zandel racconta, forse, non è mai esistita davvero…
CORRADO AUGIAS
Composto con mano sicura, questo affresco contadino, anche se la materia è scarna, ha una sua forza convincente. I dialoghi asciutti e scabri, le rappresentazioni della natura e i caratteri dei personaggi parlano con il linguaggio essenziale della carne e del sangue.
CARLO CASTELLANETA
(…) Anche questo mi sembra degno di nota nel libro di Zandel: l’abilità di procedere per quadri di scene campestri, a volte quasi idilliache. La passione cupa e omicida scava all’interno, brucia invisibile come nel fornello di una nave o di un vulcano. Però ad un certo punto essa raggiunge il suo livello di crisi e scoppia micidiale.
CARLO SGORLON
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